Ho avuto la certezza che i miei sogni non sono soltanto mie visioni.
Rai 3, ieri sera, scopro che esiste una banca che ha lo scopo di aiutare e non quello di massimizzare i profitti attraverso speculazioni e vessazioni.
C’è una bella parola, comune ad alcuni pensieri, primi fra tutti quello socialista (nella sua accezione originaria, non parte di tangentopoli) e anarchico che è UTOPIA.
Utopia non è vivere in un sogno ma tenere sempre bene a mente un ideale di uguaglianza, giustizia, pace.
Bisogna ripartire da qui: dai nostri sogni, da ciò che amiamo.
Venerdì sera ho parlato del programma Italia di Emergency: c’erano solo quattro persone e gli altri volontari erano delusi. Io no. Ho messo lo stesso impegno che ci avrei messo anche con cento
persone, è una questione di rispetto: rispetto x coloro che lavorano tutti i giorni, rispetto x chi è uscito di casa x venire, ha prestato attenzione, fatto domande, parlato con me una volta chiuso il pc.
Trovare la forza x vivere l’Utopia. Ce n’è bisogno.
Ma io non capisco perché..
Fallout