sabato sera mi aspettavo nient’altro che una bistecca sul camino, con un’amica, una roba alla buona, per festeggiare il compleanno. a me non piacciono le grandi feste, ed in genere piace stare con due o tre persone al massimo, perchè quando si è di più alla fine si creano piccoli gruppetti e al di là della presenza poi ci si perde.
ero alle prese con il mio primo camino della mia vita, la legna era quella raccolta domenica scorsa ed era un po’ umida, però sembrava prendere. a dirla tutta ha preso tre o quattro volte, morendo subito dopo…
ad un certo punto suonano alla porta, “chi sarà mai?” si chiede falsa ed infingarda l’Angelina 😉 . apro la porta e… Tano! ma che cavolo ci fai qua? eh… auguri, baci e abbracci. ma porca vacca, ma mi fa piacere, ma hai trovato la strada? ma se ieri sera avevi la febbre… vabbè, e si mette con me al camino.
poi squilla il telefono, sempre l’infingarda 😉 risponde con una sfilza di sì, sì, sì, qualcosa bolle in pentola. dopo un po’ suonano ancora alla porta “chi sarà mai a quest’ora del matino… andiamo ad aprire…” è la frase che mi ronza in testa, ma alla porta non c’è Aldo/contegggiacula, bensì il gruppetto Monica con Barbara, seguiti da Carlo e Beppe. la porca vacca se ne va ed esce un maccheccazz… baci, abbracci, e auguri, io comincio a rimbambirmi, non ci capisco più niente.
suonano ancora… apro sempre io… Francesco! ma dai! stessa scena…
ormai penso che ci siano tutti, siamo attorno al tavolo a preparare tutti insieme, Francesco mi insegna il camino, parliamo tutti, Carlo, Beppe e Barbara si ritrovano dopo anni dalla scuola, Tano e Francesco dopo qualche anno dal lavoro, c’è casino, cani e gatti che entrano ed escono, Turbo, Lady, Ricotta e Priscilla, due bianchi e due neri, battute in merito.
tutto è quasi pronto… gli stomaci brontolano e le ugole si asciugano come nel deserto, suonano ancora… butto lì un “adesso chi mi hai rintracciato? la Lucia da Pontremoli?” ci stava anche con l’ora del treno a voler vedere, apro… Toni! noooo, pure lui! ma dai…
per tutta la sera trattengo le lacrime dalla commozione, Angelina mi ha fatto un regalo unico, raccogliendo qui gli amici che nel tempo anche lei ha avuto modo di conoscere. eravamo in nove, ma non si sono formati gruppetti, tante persone tra di loro non si conoscevano, e io godevo a vedere che si mischiavano, amalgamavano, conoscevano: eh, quando succede ‘sta roba, io godo, son lì che mi guardo lo spettacolo e giuggiolo.
una festa così non l’ho mai voluta, nè avuta, me l’avesse chiesto prima avrei probabilmente detto di no, invece ci sono state tante settimane di balle, cose non dette, informazioni carpite con astuzia da parte di molti di loro, che tra l’altro avevano pochi contatti, li avevo solo io, ma questi amici sono anche degli ottimi detective a quanto pare, dovrò stare attento d’ora in poi… 😀
tutto è molto strano, ci sono cose che cambiano, che percepisco, anche se non capisco, poi un bel giorno tutto diventa chiaro, evidente, così come le spiegazioni dei contatti. certo che io bevo proprio tutto, ho dato delle informazioni senza neanche pensarci… ma più avrei pensato ad un regalo del genere… la cosa più bella è stata la scelta delle persone, avrebbero potute essercene altre, ma quel gruppo di sabato sera era omogeneo, ed erano tutte persone con cui la sincerità e una certa profondità di rapporto si erano instaurate da più o meno tempo.
risate, scherzi, battute, e poi preparare tutto insieme. mi puzzava la storia di non andare prima per i preparativi, che di solito vado che mi piace spignattare… davvero, non so trovare le parole per descrivere questa gioia, che incredibile a dirsi, dura ancora oggi…
grazie a tutti, amici miei, siete a dir poco eccezionali…