ok, ok, non si chiamano più spazzini, prima netturbini, poi operatori ecologici… pulizia fatta, gettati diversi etti di carta impolverata, fatta mail ai capi su situazione in itinere, ma lo spazzino non risponde, vabbè…
nel frattempo si è avuto tempo di leggere “Persepolis” di Marjane Satrapi, arrivato in regalo senza preavviso, molto apprezzato perchè ci stavo pensando da un po’. l’altra sera, di fronte al camino, si parlava del libro, che l’avevo già finito, bevuto d’un fiato: le linee del fumetto sono molto semplici, ma di estrema efficacia, esaltano le parole della narrazione. la storia, interessante, davvero tanto, aiuta a capire un pezzo di storia che non si studierà mai sui libri (non si farà in tempo a seguire tutto il programma, sono sicuramente più utili le Guerre Puniche, meglio concentrarsi su quelle…).
i fumetti, come i film, sono un’ottima fonte informativa, Persepolis aiuta a comprendere in parte l’Iran, in parte, solo in parte.
Osteria-Locanda "Teatro del Sogno" 
Non c’è cosa più bella di un libro che si faccia bere…
Buon rientro!
Beh, io lo dico sempre che non sono io che leggo un libro ma è il libro che si fa leggere.
Per me non c’è cosa più frustrante che iniziare un libro e accorgermi di non aver alcuna voglia di leggerlo, quasi che la lettura fosse diventata un ‘lavoro’.
Mi deprime. Ma è anche vero che se non si inizia a leggerlo non si può sapere cosa si perde e infondo ogni libro merita almeno di essere iniziato 🙂
Il fumetto è arte! Sono d’accordo con Azathoth sul disagio che si prova a “dover” finire un libro quando l’interesse per esso inizia a scemare…
@ sonia: grazie!
@ azathoth: è per quello che non ho parlato di “cavie” di palaniuk… solo alberi abbattuti e nient’altro…
@ mad riot: sono d’accordo con te che il fumetto sia arte, purtroppo molti lo considerano unicamente un passatempo per bambini…